Mi chiedono spesso:
"Come fai ad avere in negozio sempre cose nuove,
di MARCA e a prezzi così BASSI?"
Ti racconto il segreto
Ho deciso di andare controcorrente per cambiare le cose.
In un paese in difficoltà,
ho deciso di riaprire il negozio mentre in tanti pensano di chiudere.
Ho voluto dare un segnale forte:
i rapporti umani diretti devono tornare al centro della nostra vita, come succedeva una volta.
Vendere e comprare, sono attività prima di tutto sociali, dove le persone si
incontrano e si aiutano a vicenda.
Sono le nostre scelte a determinare il
nostro destino e a influenzare anche le
scelte degli altri.
Mi aspetto che le persone scelgano di passare dai negozi,
prima di andare nei centri commerciali
o di fare acquisti su internet."
Gestire bene un negozio non è facile, ci vogliono passione, competenza e conoscenze personali, acquisite in molti anni.
Ad esempio, grazie a una mia conoscenza più che quarantennale posso acquistare da un importatore esclusivo che serve solo grossisti.
Le carichiamo e scarichiamo noi a mano dal furgone, non ordiniamo al telefono o sul catalogo: gli articoli che offro ai miei clienti voglio prima vederli e toccarli, come si faceva una volta."
Ecco perché in negozio abbiamo sempre nuovi prodotti di marca a prezzi incredibili: riusciamo spesso a saltare il grossista.
E' così che vinciamo la sfida con la grande distribuzione e con Internet: con la passione, le competenze e le conoscenze personali maturate in decenni di attività.
C'è una convinzione talmente radicata da sembrare ovvia: la grande distribuzione può vendere i prodotti a prezzi più bassi perché muove enormi quantità di merci.
Come se il costo di acquisto dei prodotti fosse la parte principale del prezzo finale pagato dal cliente.
Non è vero. La grande distribuzione sostiene costi enormi per mantenere i giganteschi punti vendita, per pagare il personale e per la pubblicità.
Questi tre costi, messi insieme, formano la parte maggiore del prezzo finale di qualsiasi prodotto venduto dalla grande distribuzione.
Per un piccolo negozio questi costi sono minimi.
Il mercato con le sue bancarelle, le vie con i negozi, sono da sempre luoghi di incontro e socializzazione.
Il negozio vende cose che servono per la vita di tutti i giorni, consiglia come utilizzarle al meglio, è un centro di relazioni interpersonali.
Una volta c'erano meno cose, meno ricchezza, meno strumenti per comunicare, ma le persone si incontravano di più, si frequentavano, si parlavano ed erano più felici.
Oggi abbiamo un'automobile e uno smartphone a testa: cose utilissime, se usate bene.
Abbiamo cominciato a comprare da lui negli anni '60.
Le prime volte ci andavo con mio padre, quando ero ancora un ragazzo, e mi ricordo che teneva la merce in casa, sotto il letto, perché non aveva abbastanza posto in magazzino.
Oggi ha tre capannoni pieni zeppi di articoli di marca, sempre nuovi, che gestisce con le figlie.
Questo importatore non fa cataloghi e non manda le cose in negozio.
Faccio più di 350 chilometri per andare a sceglierle di persona.
Il punto cruciale è proprio il rapporto tra le persone che si è perso da diversi anni."
Ma allora perché tutti vanno a fare acquisti nei centri commerciali?
Tutta la famiglia sale sull'auto, va in un centro commerciale dove si incontrano persone che non si conoscono, si comprano carrelli di cose, si mangia qualcosa lì, mentre ognuno chatta distrattamente col proprio smartphone e poi si torna a casa contenti.
La mamma non ha cucinato, ognuno ha comprato qualcosa che ha visto su uno scaffale e abbiamo passato del tempo insieme facendo la spesa a poco prezzo.
In realtà abbiamo mangiato male, abbiamo comprato molte cose inutili, siamo stati da soli col nostro smartphone pur essendo insieme e avremmo potuto comprare cose di prezzo e qualità migliori, andando nei negozi giusti.
In più avremmo incontrato persone conosciute e avremmo evitato di passare ore in mezzo alla confusione in un ambiente non proprio bello.
Andando a piedi, incontri qualcuno e ti fermi a fare due chiacchiere; in macchina al massimo puoi salutarlo con la mano.
Al telefono dedichi tempo e attenzione alla persona con cui parli; con i messaggini, invece, scrivi e ricevi distrattamente da tante persone e poi scopri di non avere rapporti veri con nessuno.
Passando in negozio le persone ritrovano il gusto di farsi consigliare da chi ha scelto per loro gli articoli migliori e scoprono che la qualità, l'assortimento e il prezzo vanno a braccetto, quando il negoziante sa fare bene il proprio lavoro.
Puntare sul rapporto con il cliente e anche sul prezzo: il prezzo deve essere buono e per essere buono devi avere gli agganci giusti."
Le persone hanno gradito la mia scelta, sono venute numerose fin dalla riapertura, ho ricevuto complimenti e attestati di stima.
Mi aspetto che un numero sempre maggiore di persone prenda coscienza che non è sufficiente lamentarsi, per cambiare le cose in meglio bisogna anche ripensare le proprie abitudini.
Passare dai negozi è un modo facile e piacevole per contribuire al cambiamento, per ritornare a quella centralità delle relazioni interpersonali che c'era una volta, senza rinunciare al benessere di oggi ma utilizzandolo meglio.
Naturalmente ci deve essere anche la convenienza: per questo ci vogliono le conoscenze, un negozio non si improvvisa, e anche quello "spirito di servizio" che una volta era molto diffuso e oggi un po' meno.La soddisfazione del cliente deve venire prima di qualsiasi cosa e il cliente è contento quando esce dal negozio con articoli di suo gradimento che siano di qualità e a buon prezzo.
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